Il sarto di Parigi by Marius Gabriel

autore:Marius Gabriel [Gabriel, Marius]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa straniera
ISBN: 9788822727145
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2019-01-23T16:00:00+00:00

Capitolo dieci

Quello che era accaduto tra loro a casa di Henry aveva modificato la relazione sotto diversi aspetti. Li aveva avvicinati e intensificato i sentimenti che Copper provava per lui; ma l’aveva anche messa in agitazione. Aveva fatto l’amore con un uomo, anche se non completamente, per la prima volta dopo Amory. Si era concessa a Henry in modo fisico, malgrado si fosse ripromessa di non cadere mai in tentazione. Si sentiva come se stesse fuggendo invano da un nuovo matrimonio. La sua assenza le permise di riflettere con calma.

Sapendo che Henry era via, Suzy aveva deciso d’invitarla a bere il tè delle cinque. Le aveva chiesto di recarsi a casa sua, che si trovava a Faubourg Saint-Honoré e, obbediente, Copper si presentò a metà pomeriggio. Tuttavia, trovò la cantante ancora a letto.

Lei le aprì la porta con un’aria piuttosto imbronciata. «Per l’amor di Dio, come mai sei venuta così presto?»

«Sono le tre e mezza», precisò Copper.

«Be’, io sono andata a letto alle nove stamattina. Faccio un bagno. Vieni».

Copper si accomodò sul bordo della vasca, mentre questa si riempiva d’acqua. Era enorme, perché Suzy adorava l’acqua calda (considerata dall’americana il più grande dei lussi). Quando entrò dentro, s’immerse fino al mento.

«Andremo a prendere il tè da Maxim», annunciò Suzy. Passò a Copper il sapone. «Mi puoi lavare la schiena, chérie?»

«Certo». Iniziò a insaponare le spalle morbide di Suzy.

«Quel tuo russo… mi è stato riferito che ti ha lasciata».

«È fuori Parigi per affari, tutto qui».

«Sarà impegnato con qualche altra donna pazza».

«Non credo proprio. Mi ama».

«E tu? Lo ami?»

«Naturalmente».

Suzy le gettò della schiuma addosso. «Traditrice!».

«Amo anche te! Smettila di schizzarmi!».

«Che cosa ti piace di lui? Quell’asta che t’infila tra le gambe?»

«Non l’ha ancora fatto», rispose con un sorriso. «Ma ha un’asta davvero notevole».

«L’hai visto nudo?»

«Solo di sfuggita».

Suzy la guardò di traverso. «Ho svariate cose nel mio armadio, molto più interessanti. Se è ciò che desideri, te le farò sperimentare».

«Non voglio niente del genere», Copper rabbrividì. «E comunque, non si tratta di solo sesso. Mi piace la sua compagnia. Mi manca stare con un uomo. Mi piacciono gli uomini. A te no? Hai avuto amanti uomini».

«Ti dirò qualcosa di strano. Sono stata con molti uomini, ma non con uno che fosse un vero uomo. Mi capisci? Cocteau, per esempio. È stato nel mio letto, ma l’amore della sua vita è il bel Jean Marais. Anche con gli altri è andata allo stesso modo. Vedi dove vivo? In una zona d’ombra in cui le persone oscillano da un sesso all’altro. È difficile distinguere le donne dagli uomini e gli uomini dalle donne. Uno alla fine si stanca».

«Pensavo…».

«Pensavi cosa?»

«Che ti piacesse».

«Forse è così», considerò Suzy. Per un istante, il suo volto divenne melanconico. «Può darsi che sia perduta per sempre. Invece tu sei una succosa pera fresca». Sollevò la faccia insaponata per farsi baciare da Copper. «E non riesco a bere il tuo succo».

La rossa le ripulì le guance. «Henry sostiene che tu sia crudele».

«Oh, quindi parlate di me voi due».

«Mi ha raccontato che hai avuto una mentore.

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